Trust e protezione del patrimonio

L’asset protection è un set di regole e tecniche legali per la protezione dei beni individuali e legati all’attività imprenditoriale. Sempre più richiesta in tempo di crisi, aiuta i privati cittadini e gli imprenditori a creare legalmente patrimoni separati grazie ai quali mettere al sicuro i propri beni.

L’obiettivo dell’asset protection non è l’elusione del Fisco o la sottrazione dei capitali ai creditori, ma la reale messa in sicurezza di patrimoni con la finalità di preservare parte dei propri beni, come peraltro previsto legalmente con gli atti di destinazione ex Art. 2645-ter del Codice Civile.

L’istituto della protezione degli asset può riguardare:

  • fondi patrimoniali;
  • trust;
  • vincoli di destinazione;
  • polizze vita con fondo dedicato.

Sono istituti che presentano aspetti tecnici particolari e talvolta complessi intorno ai quali il notaio è in grado di fare luce, guidando cittadini e imprenditori nelle scelte corrette.

Con l’entrata in vigore della Legge 51/2006 questi atti presentano utilizzi assolutamente coerenti con il nostro ordinamento, soprattutto nelle situazioni parafamiliari, cioè dove il nucleo non sia fondato sul matrimonio, bensì su situazioni di fatto che la giurisprudenza ha ormai riconosciuto.

Intraprendere azioni di protezione degli asset nei tempi giusti è fondamentale: l’istituzione di trust in presenza di contenziosi o nel pieno di un accertamento fiscale è infatti controproducente e rischioso.

L’azione di protezione va pianificata nel tempo, per ottemperare, per esempio, impegni come:

  • il passaggio generazionale;
  • il patto di sindacato;
  • la liquidazione stessa degli asset.

Nell’ambito di queste operazioni, il fatto che il trust possa proteggere il patrimonio attiene all’essenza dell’istituzione del trust.

Qualsiasi riorganizzazione anche a tutela di beni o diritti deve essere vista quindi in maniera complessiva e nei tempi giusti, affidandosi a esperti e consulenti specializzati, come possono essere i notai.

Il rischio di un’errata interpretazione e l’uso distorto degli istituti di protezione patrimoniale (in sé innocui), può addirittura renderli nocivi. Molti trust, definiti senza i giusti criteri, sono stati dichiarati nulli dai giudici, mentre altri nell’operatività non riescono a soddisfare le ragioni per cui sono stati creati.

L’esperienza e la professionalità del notaio a cui affidarsi sono fondamentali

In particolare, il notaio può assistere da vicino nella definizione degli atti di destinazione, sicuramente preferibili, secondo le indicazioni del Consiglio Nazionale del Notariato, rispetto ai trust, comunque perfettamente legittimi. Questo perché mentre la destinazione trova la sua disciplina nel nostro Codice Civile, per il trust non esiste alcuna legge e se dovessero emergere criticità, rispetto al trust il giudice dovrebbe applicare la legge straniera. Per gli atti di destinazione, invece, è tutto scritto nella normativa nazionale.

Lo studio Chiofalo può guidarvi nella definizione dei giusti vincoli di destinazione e nella corretta interpretazione della norma di legge e di tutti gli oneri di carattere fiscale collegati e dei reali obblighi che si contraggono.